"A metà percorso tra West Egg e New York, l'autostrada raggiunge(Incipit Capitolo 2)
bruscamente la ferrovia e la costeggia per quasi mezzo chilometro come
per evitare una zona desolata. È la Valle delle Ceneri: una tenuta fantastica
dove le ceneri crescono come il frumento, creando alture e colline e
giardini grotteschi; dove la cenere assume la forma di case coi camini e il
fumo che ne esce, e infine, con uno sforzo di fantasia, di uomini
grigiocenere che si spostano confusamente e già in via di disfacimento
nell'aria polverosa."
Il primo passo del libro che voglio commentare è la descrizione della "Valle delle Ceneri" che l'autore fa all'inizio del secondo capitolo. Infatti, è anche in parole come queste che emerge un riferimento allo sviluppo della tecnologia nel tempo,in particolare a uno dei suoi effetti negativi: l' INQUINAMENTO. Lo sviluppo delle prime strade e ferrovie così come delle prime automobili e delle macchine a vapore ( già nel 1679 James Watt aveva inventato e brevettato la prima macchina a vapore, sulla scia di Newcomen e Savery),e la Rivoluzione Industriale tra il XVIII e il XIX secolo, con la nascita delle prime fabbriche, ebbero come effetto quello di rendere l'aria malsana e irrespirabile e i cieli dell' Inghilterra e degli altri paesi industrializzati sempre più neri.
In questo passo, in particolare, si fa riferimento alla discarica di immondizia bruciata, alimentata dai cittadini di New York e dintorni già nel 1922,una delle tante conseguenze spiacevoli del progresso industriale nell'America dell' epoca.
Ancora oggi le discariche sono segno di inevitabile regresso, soprattutto se pensiamo alle discariche di rifuti tecnologici, i cosiddetti e-waste. Infatti, ogni anno, un traffico illecito di rifiuti tecnologici, provenienti dai paesi più sviluppati di tutto il mondo, alimenta le discariche dell' Africa, senza che nessuno si renda conto dei danni irreparabili che questo continente stia subendo.
Ancora oggi le discariche sono segno di inevitabile regresso, soprattutto se pensiamo alle discariche di rifuti tecnologici, i cosiddetti e-waste. Infatti, ogni anno, un traffico illecito di rifiuti tecnologici, provenienti dai paesi più sviluppati di tutto il mondo, alimenta le discariche dell' Africa, senza che nessuno si renda conto dei danni irreparabili che questo continente stia subendo.
Discarica di rifiuti elettronici di Agbogbloshie, Accra - Ghana, West Africa
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