domenica 27 aprile 2014

ILLUMINAZIONE

" Sedetti sui gradini con loro, mentre aspettavano la macchina. Era buio e 
davanti a noi vi era soltanto qualche metro quadrato di luce che usciva 
dalla porta illuminata, esplodendo nella tenera mattina nera. "

(Capitolo 6, pag 87)

" Le luci tranquille delle case ronzavano nell'oscurità; 
c'era un fruscio e un bisbiglio tra le stelle. "

(Capitolo 6, pag 90)

"Questo è il mio Middle West; non il grano né le praterie né le città 
svedesi scomparse, ma gli emozionanti treni di ritorno della mia gioventù e 
i lampioni delle strade..."
(Capitolo 9, pag 141)



La storia dell'illuminazione nasce dal bisogno dell'uomo di procurarsi la luce, innanzitutto in quanto strumento di difesa ma non solo. Pensiamo, ad esempio, ai primi uomini che utilizzavano fiaccole e torce rudimentali per difendersi dalla bestie selvagge o per riscaldarsi e proteggersi dal freddo oppure per cuocere la carne. Per questo sin dall'antichità i metodi di illuminazione sono stati oggetto di numerose migliorie, passando per le lampade ad olio fino ad arrivare all'uso del gas illuminante.


Il gas illuminante,ottenuto nel processo di formazione del carbon coke, fu utilizzato per la prima volta verso la fine del 1700 in Inghilterra. In seguito sarà Parigi una tra le prime città a dotarsi di un'illuminazione centralizzata a gas, che prenderà da questo il soprannome di Ville Lumiere.
L'illuminazione elettrica si avrà nel 1814, con la lampada ad arco di Humphry Davy mentre, nel 1878, Thomas Edison ideò la prima lampadina ad incandescenza.



Thomas Alva Edison

Guardando al contesto del libro,possiamo dire che fu proprio New York,nel 1882, la prima città al mondo in cui fu montato il primo sistema di illuminazione pubblica ad incandescenza. Negli Anni Venti ormai l'illuminazione inizia ad entrare nelle case e ad illuminare vetrine ed insegne pubblicitarie.


                              
Times Square - Anni Venti



lunedì 14 aprile 2014

IL TELEFONO

" Questa era 
una sistemazione definitiva, mi disse Daisy al telefono..."
(Capitolo 1, pag 7)

" Quasi nello stesso istante in cui il signor Gatsby si rivelava come tale, si 
avvicinò in fretta il maggiordomo con la notizia di una chiamata al 
telefono da Chicago."
(Capitolo 3, pag 40)

"Nell'atrio della casa di Buchanan soffiava un vento lieve e trasportò a 

Gatsby e a me il trillo di un telefono mentre aspettavamo alla porta."
(Capitolo 7, pag  92) 

"Si fermarono in piedi l'uno accanto all'altra a guardare. Stavo per 
chiedere di vedere i rubini, quando suonò il telefono e Gatsby prese il 
ricevitore."
(Capitolo 5, pag 76)




Vecchio telefono americano anni 20


Il telefono, sempre più protagonista nel nostro mondo "tecnologico", fa sentire in questo libro la sua continua presenza nella vita di tutti i giorni, già all' epoca di Fitzgerald e di Gatsby. 
Nel primo passo, ad esempio, si capisce come il telefono fosse, già a quei tempi, un'importante mezzo di comunicazione e condivisione di idee, progetti, preoccupazioni o semplici avvenimenti nella vita di tutti i giorni, tra due amici così come tra familiari.
Al tempo stesso però il telefono era diventato indispensabile anche nell'ambito degli affari e del lavoro, come testimoniano i continui riferimenti alle "telefonate di lavoro" che hanno per protagonista il nostro Gatsby. Esse rendevano certamente più veloci e semplici tutte quelle questioni di lavoro che fino a poco tempo prima dovevano aspettare mesi prima di giungere ad una conclusione. Possiamo ben dire che il telefono ha rappresentato e continua a rappresentare una delle grandi rivoluzioni nella storia dell'umanità.




Inserzione pubblicitaria americana, rivolta all'utenza affari, che esalta le qualità del telefono come mezzo di comunicazione veloce. Il telefono è la nuova tecnologia che sembra dominare sulla città. Anni ’20. 


L' IDROVOLANTE: un privilegio per pochi

" «E non dimenticare che domattina alle nove facciamo un giro con l'idrovolante.» "
          (Capitolo 3, pag 64)


         "Dopo la casa dovevamo vedere il parco, la piscina, l'idrovolante e i fiori autunnali, ma ricominciò a piovere, così ci mettemmo tutti e tre in fila a guardare la superficie increspata dello stretto. "
          
         (Capitolo 5, pag 75)


Idrovolante della fine degli anni 20



Ecco un breve tributo al mondo degli idrovolanti:


Curiosità
Appena un anno fa una terribile notizia ha scosso tutti gli appassionati di idrovalanti, in Italia e non solo: uno storico esemplare di Grumman HU-16A Albatross è stato demolito da un' associazione di Ravenna, dopo che questa se lo era aggiudicato all' asta per ben 14 mila euro.
Per saperne di più http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/05/18/news/comprano-l-idrovolante-all-asta-e-lo-riducono-subito-in-rottami-1.7086025

lunedì 7 aprile 2014

LO SPREMIAGRUMI AUTOMATICO

"Ogni venerdì cinque casse di arance e limoni arrivavano da unfruttivendolo di New York; ogni lunedì le stesse arance e gli stessi limoniuscivano dalla porta di servizio in una piramide di bucce senza polpa. Incucina vi era una macchina che spremeva il sugo di duecento arance inmezz'ora, purché il pollice di un maggiordomo premesse duecento volte undato bottoncino. "
         (Capitolo 3, pag 33) 



Diversi tipi di spemiagrumi



In questo passo Fitzgerald fa riferimento a quello che sicuramente è stato uno degli antenati del moderno spremiagrumi. Già all' epoca quindi, lo sviluppo tecnologico era tale da portare l' uomo a sviluppare una serie di dispositivi in grado di facilitare la vita di ogni giorno, evitandogli in questo modo anche sforzi fisici non indifferenti, come ad esempio il sollevamento di grandi pesi a cui egli ha trovato una efficiente soluzione nella gru e nei sollevatori automatici. Ma questo è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare su come la tecnologia sta cambiando e, nella maggior parte dei casi, migliorando la nostra vita.



Dallo spremiagrumi manuale fino a quello automatico, nel corso della storia la tecnologia ha messo a disposizione  dell' uomo vari modelli a seconda delle diverse esigenze. Ad esempio, al giorno d' oggi,  uno spremiagrumi automatico è in grado di spremere con estrema facilità circa 70 arance al minuto.
Non è però ancora chiaro a chi si deve tale invenzione. Curiosando sul web, tuttavia, ho trovato alcuni riferimenti a dei brevetti registrati negli Stati Uniti a partire dal 1910.
Ecco i link: Leslie S Hackney, 1908 , Wissner Benjamin F. ,1944 e Hewlett Raymond E, 1945.



Leslie S Hackney